In verità il nome esatto è "largo di Torre Argentina", la cui torre è legata al ricordo di una zona del mondo completamente diversa: Strasburgo, che in latino si chiamava Argentoratum.
Nel 1481 dalla sua diocesi alsaziana venne a Roma, Giovanni Burckhardt, che poco dopo comprò, per 4500 ducati d'oro, la carica di cerimoniere pontificio.
Il prelato tedesco si rifece ben presto della spesa e nel 1503 fece costruire un vero e proprio palazzetto, la cui facciata è oggi in via del Sudario n. 44, incorporandovi una torre preesistente, che battezzò appunto con il nome latino del suo paese.
Purtroppo non riuscì a godere a lungo di questo bene perché morì nel 1505.
L'edificio venne così ereditato della famiglia dei Cesarini e lasciato in stato di completo abbandono, tanto che a fine XIX secolo una parte della struttura fu demolita e la torre privata della sua vetta. Nel 1882 il comune di Roma acquistò il palazzetto e lo sottopose ad un primo restauro che riportò alla luce parte del secondo piano e il cortile interno.
Oggi la casa del "Burcardo" ospita il Museo teatrale SIAE, che custodisce maschere del teatro greco, latino e italiano, marionette del 1700 e del 1800, stampe, manifesti, più di 5000 fotografie e i costumi di celebri attori.
Entrata della Casa del Burcardo |
Dettagli Casa del Burcardo |
Largo di torre Argentina le rovine dei Templi repubblicani |
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