Ne sono rimasti pochi a Roma e hanno preso il nome dai "maeniana", gallerie coperte che per primo fece costruire Caio Menio sui portici del Foro.
In particolare questo è stato testimone della triste storia della madre di Napoleone, Maria Letizia Ramolino Bonaparte.
La donna, dopo aver perso la speranza di raggiungere il figlio a Sant'Elena, nel 1815 cercò rifugio a Roma presso la casa del fratellastro, il cardinale Fesch, dove rimase per circa tre anni, tentando di trovare sollievo dai suoi dolori.
In seguito, per circa 27 mila piastre, decise di acquistare il palazzo di piazza Venezia, che da lei prese il nome di Bonaparte.
Dal 1818 al 1836 Maria Letizia abitò al piano nobile, in un appartamento di nove saloni. La tradizione vuole che amasse osservare, nascosta dietro le imposte, lo scorrere delle carrozze e delle persone che frequentavano la piazza.
Alla sua morte, le esequie si svolsero nella Chiesa di Santa Maria in Via Lata al Corso, ma le fu proibita la sepoltura a Roma e ora riposa ad Ajaccio nella cappella dei Bonaparte.
Il mignano di Madama Letizia |
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