sabato 3 maggio 2014

Santa Maria della Scala e l'antica Spezieria

Nel caratteristico rione di Trastevere, la chiesa di Santa Maria della Scala, costruita tra il 1593 e il 1610, merita la giusta attenzione.
Come recita la tradizione, l'edificio ospita l'icona della Madonna, che nel 1592 era posizionata sulla scala di una casa nelle vicinanze (da qui il nome) e miracolosamente riuscì a guarire un bambino.
Nel 1849 in questa chiesa, adibita ad ospedale, morì Andrea Aguyar, il "moro" di Garibaldi, insieme a tanti altri patrioti che presero parte al Risorgimento italiano.
Nell'adiacente convento i carmelitani crearono, nel Cinquecento, una delle più antiche spezierie di Roma, di cui ancora oggi abbiamo testimonianza.
All'inizio era riservata solo agli stessi frati, ma dal Seicento tutti i romani ne poterono usufruire.
I carmelitani, bravi chimici e ricercatori scientifici, con le spezie del loro giardino creavano dei preparati per ogni tipo di malattia, come l'acqua della scala per le nevralgie, quella di melissa come calmante e della samaritana come disinfettante.
Le voci che circolavano sulla spezieria raggiunsero l'orecchio del Papa Pio VIII, che fece uso delle loro creazioni e questo fu solo l'inizio, tanto che venne denominata la "farmacia dei Papi".
I carmelitani terminarono definitivamente il loro lavoro nel 1954, ma i loro laboratori, che si trovano al primo piano del monastero, sopra la farmacia ancora in funzione, possono essere visitati su prenotazione.
Tutto è rimasto com'era, le vetrine con i tipici recipienti delle preparazioni, i mortai, le bilance e inoltre sui banconi sono ancora visibili ricettari ed erbari.
Vittorio Emanuele I la visitò nel 1802 e la sua presenza come quelle di altri personaggi celebri sono testimoniate da dipinti che si trovano sulle ante degli armadi della spezieria.


Santa Maria della Scala

Anta con la raffigurazione di Vittorio Emanuele I

Interni della Spezieria



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1 commento:

Anonimo ha detto...
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